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IM0DAE – Isola di San Pietro, Sardegna

16 - 28 settembre 2019

IK5WWA Giuseppe, sarà attivo dall’isola di San Pietro (piccola isola a ovest della Sardegna Is.) con nominativo speciale IM0DAE, dal 16 al 28 settembre, in tutte le bande HF, 6 metri e 2 metri e 70 cm.

Qsl via bureau o diretto via home call IK5WWA. 

Source: qrz.com

Isola di San Pietro – Sardegna

L’Isola di San Pietro, è una delle due isole principali dell’arcipelago del Sulcis, situata al largo della penisola del Sulcis nella parte sud-occidentale della Sardegna. Ha un’estensione di 51 km² (sesta isola italiana) e circa 6.100 abitanti prevalentemente concentrati nella località di Carloforte, unico centro abitato dell’isola.

Dal punto di vista geologico l’isola è di antica origine vulcanica. I segni di tale attività (colate laviche, crateri), pur evidente, risalgono prevalentemente al Miocene inferiore e ai vulcaniti legati a un magmatismo acido, connesso alla rotazione del blocco sardo-corso. I 33 km di costa dell’isola sono prevalentemente rocciosi. Lungo la costa occidentale e settentrionale si trovano alcune grotte, insenature, falesie e piscine naturali con diverse piccole spiagge. La costa occidentale presenta degli strapiombi a picco sul mare ed è dominata dal faro e radiofaro (nel numero 1384) di Capo Sandalo [4]. La costa orientale, sulla quale si trova anche il porto di Carloforte, è invece bassa, pianeggiante e sabbiosa.

Al largo della costa nord-orientale si trovano due piccole isole, appartenenti al comune di Carloforte; la piccolissima isola dei Ratti e la più ampia Isola Piana. La maggior parte della Sardegna, ora trasformati in un villaggio residenziale e turistico.

L’isola è priva di torrenti o corsi d’acqua. Vi sono però numerosi stagni e paludi. L’immediato entroterra presenta una morfologia collinare. Le colline più elevate sono il bricco (monte) Guardia dei Mori (211 m s.l.m.) e il bricco Tortoriso (208 m s.l.m.).

L’isola è punteggiata da piccoli orti a conduzione riservata familiare, soprattutto nella parte orientale, protetta dai venti dominanti. Si pratica inoltre la coltivazione di diverse varietà di vite (Vitis vinifera), tra le quali un autoctono (il Ramungiò), il fico e il fico d’India; solo nelle valli e pendii più riparati dal maestro sono possibili coltivazioni di altre varietà di alberi da frutto.

WIKIPEDIA

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