

TA0TA, TA2MN, TA6CQ, TA6N saranno attivi dal faro di Kefken Island, AS-159 come TC0Z dal 31 agosto al 4 settembre 2019. QRV su 160-10m, SSB e Digi.
Source: DX-WORLD
02/09/2019 – Photo by: Bülent Aytop
Ha una superficie di 21 ettari ed è circa quattro volte più ampia.
Durante l’era greca, romana e bizantina (pre-turca), l’isola era chiamata Daphnusia (Δαφνουσία), Apollonia (Ἀπολλωνία) e Thynias (Θυνίας). L’ultimo di questi nomi deriva dall’antico greco Thynos (Θύνος) = tonno e forse dai Thynii, una tribù di origine tracia che viveva nella costiera Bitinia. [1] È menzionato dal geografo Tolomeo (5.14.1) e Plinio il Vecchio (5.32), e da Strabone, e anche nel Periplo del mare di Euxine. I nomi Thynias e Daphnusia sono entrambi dati da Tolomeo , Thynias di Plinio e Strabo.
Sebbene l’insediamento sull’isola non abbia mai raggiunto il grado di “città”, è diventato, in una fase relativamente tardiva, un vescovato. Ciò avveniva in una fase relativamente tardiva, poiché nel Synecdemus non si fa menzione. Il primo della Notitiae Episcopatuum in cui appare, sempre sotto il nome di “Daphnusia”, è quello dei primi del X secolo attribuito all’imperatore bizantino Leone VI il Saggio. La Chiesa greco-ortodossa venerava come un vescovo martire di Daphnusia un certo Sabas, di cui non si sa nient’altro, mentre i documenti esistenti mostrano che Leone prese parte al Concilio di Costantinopoli (869), dove espresse il pentimento per aver abbandonato Ignazio di Costantinopoli a favore di Fozio, e che il suo successore Antonius era al Concilio di Costantinopoli (879), che ripristinò Photius. Non più un vescovato residenziale, Daphnusia è oggi elencato dalla Chiesa cattolica come sede titolare.
Nel 1261 la flotta latina fu impegnata nell’assedio dell’isola quando l’imperatore greco di Nicea, Michele VIII Paleologo, catturò Costantinopoli e pose fine all’Impero latino.
Nel 1915, ci fu una battaglia navale nelle vicinanze tra russi e ottomani che si concluse con una vittoria russa.