

Charles, K1XX sarà di nuovo attivo da Montserrat Island, IOTA NA-103, nel concorso SSRL ARRL DX, 7 – 8 marzo 2020, come VP2MMF. Opererà nella categoria SOAB.
QSLvia KU9C, LOTW.
Indirizzo per QSL diretta:
STEVEN M WHEATLEY, PO BOX 529, Mount Freedom, NJ, 07970-0529, USA.
Source: DX -WORLD
Montserrat è un’isola delle Piccole Antille nel mar dei Caraibi, nel gruppo delle isole Leeward.
Il nome all’isola fu dato da Cristoforo Colombo quando la scoprì nel 1493, e deriva dal nome del monte presso Barcellona (Catalogna, Spagna) sul quale sorge il monastero di Montserrat.
Dal 1632 l’isola divenne un rifugio di cattolici irlandesi che erano stati cacciati dall’Inghilterra. La sua posizione strategica fu causa di aspre contese fra inglesi e francesi, fino a quando con il trattato di Versailles del 1783 l’isola passò alla giurisdizione territoriale del Regno d’Inghilterra. Della presenza di irlandesi a Montserrat restano oggi i cognomi degli abitanti, anche se di origini africane, una spiccata cadenza irlandese nel linguaggio e alcune tradizioni come la “Festa di San Patrizio”, unitamente al culto cattolico.
Montserrat è un territorio d’oltremare del Regno Unito, ed è stata una colonia britannica sino al gennaio del 1967. Gran parte di quest’isola è stata devastata a causa dell’eruzione del vulcano di Montserrat, il Soufrière Hills che, rimasto inattivo per lungo tempo, ricominciò ad avere eruzioni il 18 giugno 1995, costringendo due terzi della popolazione ad abbandonare la parte meridionale dell’isola e di conseguenza anche la sua capitale Plymouth, rimasta parzialmente sepolta. Le eruzioni si sono poi susseguite, rendendo gran parte del territorio inabitabile ad eccezione della parte settentrionale, che è protetta dalla collina centrale denominata “Center Hill”. In questa parte vi è la vita sociale e amministrativa dell’isola, poiché si sono stabiliti in piccoli agglomerati urbani i pochi abitanti che non sono espatriati.
La “Exclusion Zone”, istituita in seguito all’eruzione, copre ancora oggi l’intera parte meridionale dell’isola fino a circa due miglia dalla costa, e il vulcano è monitorato dal Montserrat Volcano Observatory che ne studia l’evoluzione dei fenomeni lanciando gli eventuali messaggi di allerta alla popolazione.
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